“La consegna del fazzoletto di portatori del simulacro del Cristo Nero ad alcuni giovani immigrati rappresenta certamente un momento importante per Siculiana. Lo abbiamo voluto come cittadinanza e come chiesa, abbiamo accolto positivamente la disponibilità dei giovani migranti. E’ un’azione concreta di integrazione, frutto anche del lavoro che si è fatto in questi anni sul fronte dell’accoglienza”. Lo ha dichiarato al Giornale di Sicilia il sindaco di Siculiana Leonardo Lauricella.
Ieri per la prima volta nella storia anche i migranti africani sbarcati sulle coste agrigentine hanno portato ieri la vara del Cristo nero. Alcuni ospiti ghanesi del centro d’accoglienza di Villa Sikania hanno ricevuto dall’arciprete don Giuseppe Carbone il fazzoletto rosso in qualità di portatori del simulacro del Santissimo Crocifisso. Un fatto storico che arricchisce di nuovi significati una delle feste religiose e popolari più partecipate in Sicilia.
“Con il prefetto di Agrigento Dario Caputo – ha spiegato il primo cittadino – stiamo lavorando a una sorta di convenzione tra il comune, la prefettura e la società che gestisce la struttura d’accoglienza di Villa Sikania per instaurare un rapporto di maggiore collaborazione con la comunità. A breve avremo un nuovo incontro in prefettura per concretizzare questa iniziativa e per dare vita a nuovi percorsi di integrazione. Noi abbiamo già dato disponibilità per la scuola serale negli istituti scolastici siculianesi e stanno partecipando anche diversi immigrati, e questo è certamente un fatto positivo e importante”.
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