Il 26 aprile 2020 diverse testate giornalistiche belghe, tra le quali “La Meuse”, hanno dato notizia sul decesso del siculianese Pasquale Doria.
La ristrutturazione l’affidò alle maestranze dei cugini Filippo Vella e Francesco Marsala. Pasquale ha voluto che le antiche strutture in pietra rimanessero. L’impianto elettrico è stato curato dal fratello Giuseppe e l’interno fu impreziosito con gli affreschi di Antonino Pacenzia. Nel 1978 sorse il primo hotel a Siculiana.
Trovarono lavoro diversi siculianesi. Fu anche punto di riferimento per molti giovani. Vi era un campo da tennis in sabbia rossa, e si disputarono spettacoli e concorsi di ogni tipo.
Non ricordo l’anno fu eletta pure una miss Villa Doria. Pasquale si attivò per la squadra di calcio portandola alla promozione. Il poeta Stefano Bissi dedicò una sua poesia ispirandosi all’evento, dal titolo: Trappitu di lu passu” e nel 1979 arrivò finalista al concorso di poesia “Funtana di li rosi” della città di Campofranco (CL), fu assegnato un diploma per “Lode”. Ecco alcuni versi:
Trappitu di l’Arfanu
e di l’Agneddu a la finata
Di la Règgia trazzera,
supra li spaddi tarchiati
di li to mura e di l’arcovi
sciaurusu ancora di nòzzulu,
réggi la turri e li merli
di la Villa Doria ca nasci
unni murissi stancu,
abbannunatu
di lu tempu ca passa.
Ccà, sutta ‘st’arcovi
Vistuti di sita,
li to moli di petra
macinàru l’olivi di lu valu
(…)
O Vecchiu Trappitu di lu Passu
Mentri tu dormi in sonnu ‘nchinu,
atri mani ti vestinu di novu;
e nun sunnu no
li vuci di la genti
stanca di fari la vicenna,
ca ti risbiglianu,
ma lu sonu
di li màchini parlanti,
lu scrùscìu
di li piatta e li bicchera
e lu sciàuru di pani.
A ‘sta to figlia
Nutrica nni li fasci,
làssacci
la chiavi d’oru
di la to furtuna,
o Vecchiu Trappitu di lu Passu.
( Tratta da “Sciuriddi di lu me paisi”, 1982 di Stefano Bissi)
Pasquale Doria il 21 ottobre 2010 dal Presidente della Repubblica
Italiana, Giorgio Napolitano viene conferito dell’onorificenza di Cavaliere, “con facoltà di fregiarsi delle insegne dell’ordine”. Per avere portato il buon nome dell’Italia all’estero. Tale titolo è stato proposto dal Ministro Segretario di Stato per gli Affari Esteri. Negli ultimi anni si ammalò e prematuramente ha lasciato questa vita, nell’ottimo ricordo dei familiari, amici e conoscenti. Ha amato sempre la sua Terra, che, oggi più che mai, ha bisogno di sognatori che credono nel progresso e nel futuro della Sicilia come lui. Nella foto sotto vi è la famiglia al completo.
Italiana, Giorgio Napolitano viene conferito dell’onorificenza di Cavaliere, “con facoltà di fregiarsi delle insegne dell’ordine”. Per avere portato il buon nome dell’Italia all’estero. Tale titolo è stato proposto dal Ministro Segretario di Stato per gli Affari Esteri. Negli ultimi anni si ammalò e prematuramente ha lasciato questa vita, nell’ottimo ricordo dei familiari, amici e conoscenti. Ha amato sempre la sua Terra, che, oggi più che mai, ha bisogno di sognatori che credono nel progresso e nel futuro della Sicilia come lui. Nella foto sotto vi è la famiglia al completo.
Album
A seguire foto nel Ristorante Baronetto di Liegi, insieme con i Pooh.
Addio zio Pasquale, sicuramente nella tua vita non ti sei annoiato, cinquanta anni di lavoro nella gastronomia sempre con grande successo, la tua simpatia e bontà è rimasta a tutti quanti noi. Hai
portato avanti il buon nome di Siculiana, della Sicilia e dell’Italia tutta. - Alphonse Doria
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